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ilgiardinofiorito
Pesci Gambusia
Pesci Gambusia
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Le gambusie sono piccoli pesci d'acqua dolce (della famiglia dei Pecilidi) originari del Nord America, caratterizzati da un dimorfismo sessuale che rende i maschi più piccoli (fino a 3,5 cm) e con la pinna anale trasformata in un organo copulatore (gonopodio), mentre le femmine sono più grandi (fino a 7-8 cm) e hanno un corpo più robusto. Sono noti per la loro aggressività, rapida riproduzione e per essere stati introdotti in altre parti del mondo come metodo di controllo biologico delle zanzare, anche se hanno un impatto negativo sugli ecosistemi locali.
Aspetto fisico
Maschi: Più piccoli, con corpo allungato e bruno chiaro o semitrasparente. Presentano una pinna anale trasformata in un organo copulatore, il gonopodio.
Femmine: Più grandi e con un ventre più arrotondato. Hanno una livrea grigio-bruna, a volte con una macchia gravidica scura.
Caratteristiche comuni: Corpo leggermente tozzo, con scaglie grandi, bocca rivolta verso l'alto e pinna caudale arrotondata. La specie Gambusia holbrooki può presentare una striscia nera verticale che attraversa l'occhio.
Biologia e comportamento
Riproduzione: Sono pesci vivipari (o ovovivipari), si riproducono rapidamente e hanno un alto tasso di fertilità, con le femmine che possono dare alla luce diversi piccoli per ogni anno.
Alimentazione: Sono onnivori e predatori voraci, si nutrono di larve di zanzare, ma anche di zooplancton, uova e piccoli di altri pesci e anfibi, e altri invertebrati acquatici. La loro voracità li porta a competere con le specie autoctone.
Habitat: Vivono in acqua dolce e salmastra, prediligendo zone paludose, stagni e canali.
Impatto ecologico
Specie invasiva: Le gambusie sono considerate una delle specie aliene invasive più nocive al mondo, a causa della loro capacità di alterare gli ecosistemi locali.
Danni agli ecosistemi:
Divorano uova e avannotti di specie autoctone.
Competono per le risorse alimentari con specie locali.
Danneggiano lo zooplancton, favorendo lo sviluppo del fitoplancton (fenomeno dell'acqua verde).
Predano le uova e le larve degli anfibi, contribuendo alla loro estinzione locale.
Aspetto fisico
Maschi: Più piccoli, con corpo allungato e bruno chiaro o semitrasparente. Presentano una pinna anale trasformata in un organo copulatore, il gonopodio.
Femmine: Più grandi e con un ventre più arrotondato. Hanno una livrea grigio-bruna, a volte con una macchia gravidica scura.
Caratteristiche comuni: Corpo leggermente tozzo, con scaglie grandi, bocca rivolta verso l'alto e pinna caudale arrotondata. La specie Gambusia holbrooki può presentare una striscia nera verticale che attraversa l'occhio.
Biologia e comportamento
Riproduzione: Sono pesci vivipari (o ovovivipari), si riproducono rapidamente e hanno un alto tasso di fertilità, con le femmine che possono dare alla luce diversi piccoli per ogni anno.
Alimentazione: Sono onnivori e predatori voraci, si nutrono di larve di zanzare, ma anche di zooplancton, uova e piccoli di altri pesci e anfibi, e altri invertebrati acquatici. La loro voracità li porta a competere con le specie autoctone.
Habitat: Vivono in acqua dolce e salmastra, prediligendo zone paludose, stagni e canali.
Impatto ecologico
Specie invasiva: Le gambusie sono considerate una delle specie aliene invasive più nocive al mondo, a causa della loro capacità di alterare gli ecosistemi locali.
Danni agli ecosistemi:
Divorano uova e avannotti di specie autoctone.
Competono per le risorse alimentari con specie locali.
Danneggiano lo zooplancton, favorendo lo sviluppo del fitoplancton (fenomeno dell'acqua verde).
Predano le uova e le larve degli anfibi, contribuendo alla loro estinzione locale.
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